Museo di Storia Naturale "Brandolini Giol" - Oderzo
Il Museo di Storia Naturale "Brandolini Giol", fondato nel 1938, riunisce una raccolta geologica (collezione Brandolini), una ornitologica (collezione Giol), materiale etnografico (proveniente dall’Ecuador) e reperti archeologici, scoperti principalmente nel territorio veneto.
Sala 1
All’interno della prima sala, nella vetrina 9, sono esposti diversi reperti preistorici di provenienza ignota; tra questi si possono citare ossa, denti e corna di animali preistorici (dente di mastodonte, denti di ursus spelaeus da Asiago, una vertebra di orso sempre da Asiago e un corno di cervo dai Colli Berici), strumenti in selce e materiali ceramici (olla con decorazione a linee orizzontali incise).
Sala 3
La terza sala accoglie, oltre ad una ricca collezione entomologica, due vetrine destinate a ospitare materiali archeologici. La teca ad angolo contiene alcuni frammenti di anfore romane raccolte davanti all’Istituto Brandolini e manufatti di civiltà precolombiane scoperti in Ecuador. La vetrina in basso custodisce resti di anfore, diversi frammenti ceramici di epoca romana (ceramica da mensa, a vernice nera e da cucina), un pezzo di tegola romana, pesi da telaio circolari in pietra, oggetti in ferro, graniti delle piramidi egizie, frammenti di vetri romani, una pipa etrusca e frammenti ceramici da Matera.
Sala 4
Due piccole teche poste a terra e due mensole leggermente rialzate ospitano le testimonianze archeologiche presenti all’interno di questa sala. Nelle due teche sono esposti vari manufatti litici rinvenuti presso Ponte di Veja e uno scheletro di inumato trovato a Thiene (6000 anni fa). Nelle due mensole si trovano selci lavorate dal Montello e altri manufatti litici, raccolti negli scavi condotti di fronte all’Istituto Brandolini.
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Attività didattiche
Solo per le classi interne all’Istituto
Biblioteca/Centro di Documentazione
All’interno dell’Istituto

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