Corso Italia 63 (Palazzo Festari) - 36078 Valdagno (VI)
Sito Web https://museodallago.it/
Presentazione
Il Museo Civico "Dal Lago" è ubicato presso Palazzo Festari e si compone di tre sezioni: geologica, paleontologica e archeologica. I primi due temi sono trattati attraverso numerose vetrine che raccontano la storia geologica della valle dell’Agno. La sezione archeologica raccoglie reperti che coprono un arco temporale molto ampio e testimoniano la lunga frequentazione della regione compresa tra i Lessini e le Piccole Dolomiti. Da non dimenticare è il piccolo allestimento all’aperto in cui sono presenti due ricostruzioni lignee di sauri, una piramide stratigrafica e alcune testimonianze fossili.
Storia della collezione museale
La collezione geologica e fossile raccolta nel Museo di Valdagno nacque grazie alla pazienza e alla passione del dott. Domenico Dal Lago che, tra la fine del ‘800 e gli inizi del ‘900, con l’aiuto di Giovanni Meneguzzo, grande conoscitore del territorio, raccolse un consistente numero di reperti rocciosi e fossili. Nel 1929 Dal Lago donò al Comune di Valdagno la sua importante collezione, che fu inizialmente alloggiata presso la scuola elementare "A. Manzoni". In seguito a successivi cambi di sede, nel 1998 la raccolta trovò la giusta collocazione presso Palazzo Festari, dove nel 2002 fu completata dall’allestimento di una sezione dedicata ai reperti archeologici rinvenuti presso il Castello di Valdagno. Nel 2006 questa parte del museo venne ulteriormente incrementata in seguito al ritrovamento di altri manufatti archeologici provenienti da alcuni siti della valle dell’Agno.
Sala Unica
Il percorso museale si sviluppa lungo sei vetrine espositive, affiancate da pannelli informativi che guidano il visitatore alla scoperta dei diversi contesti della Valle dell’Agno attraverso materiali esposti. A completare l’esperienza, sono presenti anche riproduzioni tattili di alcuni manufatti, pensate per rendere l’esposizione più accessibile e interattiva. Il primo espositore accoglie una serie di monete, in gran parte romane, testimonianza concreta dell’importanza strategica e militare che questa area ebbe nel corso dei secoli. La seconda vetrina presenta reperti che raccontano la quotidianità e le prime attività produttive: troviamo qui la parte attiva di una macina, alcuni frammenti ceramici decorati e schegge di selce, indizi della presenza di un’antica industria litica. Segue una vetrina cilindrica dedicata a manufatti in metallo inerenti epoche diverse. Tra gli oggetti più significativi spicca un pugnale dell’età del Bronzo con lama triangolare allungata e foro per il chiodo alla base, rinvenuto nei pressi di Cima Merana. Le sue caratteristiche suggeriscono che potesse trattarsi di un’offerta rituale in alta quota. Accanto ad esso si possono ammirare anche una punta di freccia in ferro di epoca longobarda e una splendida ascia in bronzo risalente all’VIII secolo a.C., proveniente da Novale, con alette laterali, occhiello e incisione a doppia V sovrapposta. La quarta vetrina è dedicata alla vita quotidiana dell’insediamento dell’età del Bronzo sul colle Castello. In essa troviamo numerosi frammenti ceramici che ci restituiscono un’immagine vivida delle attività domestiche e comunitarie. Di particolare interesse è anche un frammento di falcetto in bronzo, testimonianza delle pratiche agricole che si svolgevano sul colle o nelle aree pianeggianti circostanti. Nel quinto espositore troviamo materiali di varia epoca e funzione. Tra questi spiccano una piccola figura di offerente dell’età del Ferro, una testa maschile di epoca romana e un cucchiaio in metallo databile tra il XV e il XVII secolo. Il penultimo espositore è interamente dedicato ai reperti provenienti dal sito di Campetto, che documentano una frequentazione prolungata nel tempo. I materiali esposti includono nuclei e schegge di selce del Paleolitico medio, strumenti dell’industria litica dell’età del Bronzo, ceramiche tardo-romane e oggetti di epoca medievale e moderna. Chiude il percorso una vetrina dedicata agli ornamenti personali. Qui si possono ammirare un anello, una raffinata fibula decorata di epoca romana e una fibbia di cintura databile tra il XIV e il XV secolo. A completamento dell’esposizione, sulla parete di destra è collocato un masso basaltico inciso.
Accesso
Tipo di Accesso: Negli orari di apertura Solo su prenotazione Su prenotazione; Biglietto: No;
Accesso per le Scuole
Servizi per l'utenza
Servizi igienici
Parcheggio
Servizi didattici
Brochure
Italiano
Pannellistica
Italiano
Didascalie delle opere
Italiano
Visite guidate
Attività didattiche
Laboratorio didattico
Biblioteca/Centro di Documentazione
Spazi per altre attività
Bibliografia di riferimento
Migliavacca M., Il Castello di Valdagno 4000 anni fa. Guida ai ritrovamenti preistorici della località Castello, Cornedo Vicentino 2002.
Visonà P., Studi e ricerche paletnologiche nell’alta valle dell’Agno (Vicenza), Valdagno 1978.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 379.
Migliavacca M., Valdagno, Patrimonio Archeologico del Museo Civico “D: Dal Lago”, Archaeological Heritage of the Civic Museum “D. Dal Lago”, Valdagno 2014.