Museo Civico Archeologico di Lamon - Lamon
Il Museo Civico Archeologico di Lamon sorge nelle vicinanze della piazza principale del comune di Lamon. Il museo si articola in due sale, all’interno delle quali è possibile ammirare diversi manufatti provenienti della necropoli romana di San Donato.
Il museo è stato inaugurato il 28 dicembre del 2005 al fine di ospitare i reperti rinvenuti nel corso delle campagne archeologiche presso San Donato di Lamon.
Sala 1
La prima sala è dedicata a una selezione di alcuni dei ricchissimi corredi scoperti nella necropoli romana di San Donato. Al suo interno si trovano undici vetrine: nove disposte lungo la parete di fronte all’ingresso, una all’angolo della parete opposta e un’altra al centro di quest’ultima. Nelle prime nove vetrine sono esposti i corredi di dodici sepolture databili tra il I e il IV secolo d.C. I corredi femminili sono abbastanza uniformi e generalmente includono una o più monete, un paio di orecchini, una collana di perle di vetro, talvolta pendenti metallici, una o due fibule e spesso uno o più anelli. Le tombe maschili, invece, presentano una minore varietà di oggetti, ma quasi sempre includono un coltello, fibule, anelli e monete. Particolarmente rari nel Nord Italia, ma frequenti nella necropoli di San Donato, sono gli orecchini a forma di “B”, presenti soprattutto in tombe del II e III secolo d.C.; questi accessori, rinvenuti sia in bronzo che in argento, sembrano essere tipici del costume locale. Le ultime due vetrine, a differenza delle altre, non mostrano corredi completi, ma, attraverso i manufatti esposti, illustrano alcune caratteristiche di materiali particolarmente diffusi. La prima presenta tipologie ricorrenti di oggetti rinvenuti nella necropoli, come fibule, orecchini, anelli e coltelli. L’ultima, invece, illustra le principali tecniche di realizzazione di alcuni manufatti, tra cui gli orecchini a “B”, le perle di vetro con foglia d’oro interna e i coltelli a serramanico.
Sala 2
Questa seconda, piccola sala è dedicata alla sepoltura di un bovino di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, scoperta nel 2001. La cura con cui è stato sepolto l’animale, che aveva una pietra posta a sostegno del cranio, suggerisce un significato rituale della deposizione. Inoltre, l’assenza di segni di macellazione sulle ossa indica che il bovino è stato deposto integro, senza essere scuoiato o scarnificato, forse come offerta alle divinità o ai defunti.
Pannellistica
Didascalie delle opere
Supporti informativi multilingue: Inglese
Schede mobili

Stampa